E se mi viene bene, se la parte mi funziona, allora mi sembra di essere una persona.
G. Gaber, Il comportamento
Quando fai ridere una persona, le doni poesia.
La bagni di luce
e la luce, sposta l’anima dal buio.
La luce allontana i mostri
le paure e gli inganni.
Anche solo per pochi secondi
sufficienti per riprendere fiato.
Per riprendere il volo.
Quando fai ridere una persona
sei complice della sua meraviglia
la inviti a sognare
a credere nei miracoli
a tornare bambina
e non esiste, credimi, invito più grande.
Ridere è come piangere, urlare, fare l’Amore.
Entrare a far parte dell’infinito
e rinascerci dentro.
Ridere è una cosa seria.
Un legame intimo e assoluto.
E’ l’arma più potente che esista
per abbattere muri, dolori.
Per disinnescare il tempo e ritrovarsi liberi.
Quando fai ridere una persona
non le hai fatto soltanto il regalo più bello del mondo
ma le stai donando una bussola magica
per non perdersi mai.
Hai lasciato un segno indelebile
nel libro della sua felicità.
E quando sarà la volta della tristezza
quando non saprà dove trovare rifugio
penserà a te
a quella risata
a quell’attimo eterno, leggero
a quell’attimo in cui senza saperlo
sei diventato il suo scudo
la sua cura.
Quando senza volerlo
le hai salvato la vita.